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Ogni progetto parte da un territorio. Nasce dalle esigenze delle persone che lo abitano, per poi scoprire che anche fuori dai propri confini quell’idea potrebbe rappresentare la soluzione ad un problema.
L’idea cresce spinta dalle ambizioni e dalle capacità di chi l’ha vista nascere ma, proprio come noi, può muoversi solo attraverso delle strade.
Canali di comunicazione che gli permettono di viaggiare entrando a contatto con menti pronte a migliorarla, con investitori interessati a partecipare a svilupparla e così dal tavolo sul quale i suoi inventori l’avevano fatta partire ecco che l’idea si accinge a volare, quasi fosse ormai viva.
L’international Networking, tenutosi a fine novembre, ha rappresentato un momento cruciale per le idee dei nostri Champions, un’occasione unica di far intraprendere ai propri progetti più strade di sviluppo possibili, sia a livello nazionale che internazionale.
In quali ambiti e in quali territori dunque si stanno dirigendo le idee dei Champions presenti all’evento? Scopriamolo insieme.
Etrash: la natura stessa dell’idea alla base di Etrash gli permette di essere universale. Un cestino smart che elimina la possibilità di errore umano identificando e separando i rifiuti automaticamente. Lavorando in partner con il Gruppo Save il team di Etrash ha già ampliato di molto i propri confini approdando in quattro aeroporti europei grazie ad un progetto pilota che prevede l’installazione di 40 cestini smart entro la fine del 2024. Ma cosa ne pensano i ragazzi del team dell’espansione del proprio progetto? “La problematica dei rifiuti è, per sua natura, globale e necessita di soluzioni innovative, scalabili e facilmente adattabili a diversi contesti internazionali. Estendendo la nostra portata oltre i confini nazionali, siamo in grado di ampliare significativamente il nostro impatto nella lotta contro l'inquinamento da rifiuti e di contribuire in modo significativo agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. L'internazionalizzazione favorisce anche l'apertura di nuovi canali di entrata e possibilità di crescita finanziaria. Accedendo a mercati più vasti, saremo in grado di incrementare il volume delle vendite, realizzare economie di scala e attrarre investimenti internazionali. Infine, stabilire collaborazioni con partner internazionali, in particolare nei mercati target, apre la strada a sinergie in termini di condivisione di conoscenze, competenze e risorse. La partecipazione a eventi di networking internazionali, come l'International Networking Day di BCC Innovation Festival, rappresenta un passo decisivo in questa direzione, consentendoci di esporre le nostre idee, di imparare da esperienze diverse e di costruire una rete di relazioni solide a supporto del nostro cammino verso l'internazionalizzazione”.
Arzanya: il mercato dei farmaci vede nell’internazionalizzazione non solo un’opportunità di crescita per i singoli player ma anche, contemporaneamente, per il mondo della ricerca. Il team di Arzanya ha già portato la sua idea a livello europeo, raggiungendo Germania, Francia, UK e Svizzera ma sta puntando a portare le proprie idee anche oltre l’oceano, raggiungendo mercati importanti come il Giappone e soprattutto gli Stati Uniti, principale player mondiale del settore. “Il processo di internalizzazione è fondamentale per Arzanya, dato il settore di attività della startup” ha dichiarato il team. “L‘interazione con mercati esteri è per noi un passaggio importante per lo scale-up dell’impresa. In particolare, l’affiancamento con partner stranieri può risultare essenziale nello sviluppo commerciale e di network presso altri Paesi, aumentando la propria visibilità rispetto a clienti e partner commerciali. Inoltre, i mercati esteri possono potenzialmente offrire maggiori opportunità di raccolta di investimenti da parte di finanziatori del settore pharma e biotech”.
Ponics: una coltivazione totalmente sostenibile può rappresentare un aiuto per il futuro dell’intero pianeta. Una base che lascia ampissimo margine di espansione all’idea del team di Ponics. Al momento l’idea ha partecipato alle gare in Bahrein, paese che vorrebbe raggiungere un’autonomia di produzione di verdure e frutta del 10% nei prossimi mesi.
Anche per Ponics l’International Networking ha rappresentato una tappa fondamentale, il team si è detto bisognoso di un supporto strutturato “per le attività successive di internazionalizzazione: orientamento verso i mercati giusti, capitali e risorse umane”.
Durante l’International Networking Day non sono stati presentati i progetti di Packo e Insieme.coop, che stanno comunque sviluppando le proprio idee per portarle oltre i confini dei propri territori.